FINANZA E MERCATI: La tassa sulle transazioni potrebbe valere 4 mld

La tassa sulle transazioni finanziarie porterebbe un gettito di 3,9 miliardi all'Italia in base al calcolo del Wifo, realizzato applicando una aliquota media dello 0,5 per cento. E quanto stima la Cgil in uno studio presentato oggi in una conferenza stampa, alla presenza del segretario confederale, Danilo Barbi in occasione della giornata globale di mobilitazione a favore della Ftt (Financial Transaction Tax). A livello globale, alcuni esperti ritengono che l'applicazione a livello internazionale di tasse sulle transazioni finanziarie, potrebbe produrre un gettito di ben 400 miliardi di dollari l'anno. La misura, proposta dalla Confederazione Sindacale Internazionale (Ituc Csi) e che dovrebbe servire a reperire risorse da reinvestire nell'economia reale, oltre a produrre un effetto dissuasivo dei fenomeni speculativi, porterebbe all'Italia risorse pari allo 0,2% del Pil. Effetti ancora più alti si potrebbero registrare nelle economie europee più avanzate, come nel Regno Unito, con un gettito di 197 miliardi, pari al 6,3% del Pil, o in Germania con una previsione di oltre 26 miliardi di euro pari all'1% del Pil. Nell'Europa a 27, la stima del gettito sarebbe intorno ai 200 miliardi di euro. Le transazioni finanziarie che verrebbero tassate sono praticamente tutte: su pronti e derivati nei mercati organizzati, sui future e sulle opzioni su tassi di interesse, valute, titoli azionari e materie prime. La proposta è sostenuta dalla Cgil, che ha chiesto al governo italiano di sostenere le proposte del nostro sindacato internazionale nelle diverse sedi internazionali, a partire dalla prossima riunione dei ministri finanziari del G20, condividendone l'utilità e i vantaggi che ne potrebbero scaturire. La Commissione europea si è impegnata a spendersi per una Ftt in sede di G20.

venerdì, 18 febbraio 2011

Le FAQ sulla TTF

La tassa sulle transazioni finanziarie – TTF – è un'imposta estremamente ridotta, ad esempio dello 0,05%, su ogni compravendita di strumenti finanziari. Questo non scoraggerebbe i normali investimenti sui mercati, mentre è ben diversa la situazione per chi specula comprando e vendendo titoli nell'arco di pochi secondi o addirittura di millesimi di secondo e che dovrebbe pagare la tassa per ogni transazione. Il peso della tassa diventa progressivamente più alto tanto più gli obiettivi sono di breve periodo. Realizzando 100 operazioni di compravendita sullo stesso titolo dovrei pagare la TTF 100 volte, il che renderebbe l'operazione speculativa economicamente sconveniente.  
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